martedì 10 maggio 2011

Quando meno te lo aspetti

...e quando meno te lo aspetti, giri l'angolo e trovi la sorpresa.

Quando meno te lo aspetti, la vita torna a sorridere e tutto sembra più rosa...che frase banale, mi faccio nausea da sola. C'è un briciolo di verità però. La verità è che ho girato l'angolo e trovato una sorpresa, una bella sorpresa.

Qualche giorno fa mi trovavo a cazzeggiare con il cellulare in mano e leggendo alcuni nomi tra i vari contatti, mi sono ricordata che R. compiva gli anni proprio quello stesso giorno. Decido di chiamarlo per gli auguri. Io ed R. ci conosciamo da quasi 10 anni. Ci siamo sempre frequentati insieme ad un gruppo di amici. Non siamo mai usciti da soli, neanche per un caffè. Abbiamo sempre parlato del tempo, del più e del mano e fatto insieme un sacco di risate. Lui è molto simpatico. Tengo a sottolineare che la sua simpatia non compensa con la mancanza bellezza. R. è molto carino. Carino e sexy da morire. 

Compongo il numero...driiiin...esordisco: "Auguri amore"!

Cominciamo a chiacchierare come al nostro solito e dopo 30 minuti di conversazione telefonica, tra un semaforo rosso e l'altro, decidiamo di vederci per un caffè. Un caffè è il classico appuntamento convenzionale, poco frivolo e molto pratico. Risulta essere "rapido e indolore" se il caffè diventasse noioso, al contrario se il caffè risultasse troppo breve (e non corto badate bene), susciterebbe curiosità e voglia di rivedersi una nuova volta, per approfondire la conoscenza. 

Bene, ci vediamo fra due giorni.

mercoledì 13 aprile 2011

Vuoto a perdere



Stavo rifacendo i letti e tenevo la tv accesa a farmi compagnia. Tra una spiumacciata di un cuscino e l'altra, guardavo qualche pezzo dei tanti video musicali che spopolano su mtv. Poi sento quella melodia, quelle parole: "Sono un peso per me stessa, sono un vuoto a perdere..." e rimango ipnotizzata. La mia vita, o almeno, la mia vita in questo periodo. Eccola qua, sintetizzata in quattro minuti  e due secondi. Non avrei potuto fare di meglio.


"Sono un peso per me stessa, sono un vuoto a perdere, sono diventata grande, senza neanche accorgermene.

E ora sono qui che guardo, che mi guardo crescere, la mia cellulite, le mie nuove consapevolezze, consapevolezze.

Quanto tempo che è passato, senza che me ne accorgessi, quanti giorni sono stati, sono stati quasi eterni, quanta vita che ho vissuto, inconsapevolmente, quanta vita che ho buttato, che ho buttato via per niente, che ho buttato via per niente. 

Dai ti dirò come mai, giro ancora per strada, vado a fare la spesa, ma non mi fermo più, a cercare qualcosa, qualche cosa di più, che alla fine poi, ti tocca ripagare.

Sono un altra da me stessa, sono un vuoto a perdere, sono diventata questa, senza accorgermene.

E ora sono qui che guardo, che mi guardo crescere, la mia cellulite, le mie nuove consapevolezze, consapevolezze.

Dai ti dirò come mai, giro ancora per strada, vado a fare la spesa, ma non mi fermo più, mentre vado cercare, quello che non c’è più, perchè il tempo ha cambiato le persone.

Ma non mi fermo più, mentre vado cercare, quello che non c’è più, perchè il tempo ha cambiato le persone.

Sono un altra da me stessa, sono un vuoto a perdere, sono diventata questa, senza neanche accorgermene."

mercoledì 6 aprile 2011

Un sogno



Ho sognato. E' come stato vedere un film, quello della mia vita, la vita che vorrei adesso. 

"Prendo appuntamento da un dermatologo molto bravo per un grosso problema alla pelle. Arrivo nel suo elegante studio, ed un'elegante segretaria mi fa compilare dei moduli: nome, cognome, età, problemi di salute, le tipiche cose che si compilano alle prime visite. Dopo 10 minuti di attesa la donna mi avvisa che il dottore mi sta aspettando in studio, posso entrare. Appena varco la porta sento il suo profumo, profumo di uomo e lo cerco immediatamente con lo sguardo. Lui è girato di spalle, sta mettendo in ordine alcuni fogli ma appena di volta, qualcosa scatta e la tensione cresce tra noi. In breve tempo quella tensione si tramuta in tensione sessuale, un'energia inesplosa molto pericolosa. Si avvicina per farmi la visita, ma non riusciamo a tenere la mani a posto e ci avvinghiamo come fossimo l'ape ed il miele. Mi prende dietro la nuca, mi stringe forte e mi bacia con passione. Io lo attiro a me per il camice e glielo sfilo di dosso. Le nostre mani danzano sui nostri corpi, i nostri respiri sono musica per le nostre orecchie".

Mi sveglio appagata, silenziosa, vuota. Sono nel mio letto sola e vorrei tanto non esserlo.

domenica 3 aprile 2011

Regole



Se dovessi descrivermi che parole sceglierei? Me lo sono chiesta più volte. Sarei capace di essere bianco e nero nello stesso tempo, non è facile per me in questo periodo. Ma se mi dovessero descrivere gli altri, so già che parole userebbero: solare, energica, frizzante, disponibile, buffa, bella, dolce, intelligente, acuta, furba, brava. Chi non vorrebbe essere così? Ci metterei la firma. Il casino è che io conosco la verità. Io so che sono anche stronza, sclerotica, egoista. Tre parole, tre sole parole riescono a spazzare via un fiume di belle parole. Soprattutto l'ultima parola, E-G-O-I-S-T-A, mi lascia senza fiato. Se penso a quanto sono egoista, potrei mangiarmi una merda. Godo di buona salute, i miei figli sono sani, belli e intelligenti. Hanno un papà fantastico, insieme formiamo la famiglia del mulino bianco, allora cosa c'è che non va in me? Perché voglio sempre di più? Forse non sono capace di accontentarmi? Oppure mi stufo presto del solito piatto d mangiare? Sono io che non riesco stare alle regole del mondo, oppure sono le regole del mondo che non sono fatte per me?

venerdì 1 aprile 2011

Credevo...



Sento la primavera scendere nel mio petto, nella mia pancia. Sento l'aria frizzante sotto la pelle. Il mio corpo vibra elettrizzato da questa nuova vita. Ho rivisto A. un paio di volte. I nostro occhi, hanno avuto un attimo di tempo per salutarsi, riempirsi di bellezza (perché lui è bello, c'è poco da dire) e fare il pieno di ricordi. Un saluto di sfuggita e via, lungo una nuova strada, direzione  nuove avventure. Oh come vorrei vivere un'avventura,  una di quelle con la A maiuscola. Che ti faccia provare un'ansia talmente forte da farti venire la nausea, da sconvolgerti i sensi, da farti venire il capogiro. Credevo di essermi calmata, di stare meglio ed invece sono sempre la solita stupida.