La testa mi fumava. Stavo cercando di pensare a un modo carino e per niente banale, di lasciare il mio numero di cellulare a lui. Non potevo certo dirgli: "Tieni, chiamami quando ti senti giù" e neanche mollarglielo davanti a tutte le sue colleghe, quelle hanno occhi come linci e lingue come vipere. Non volevo fare la prima mossa, sono io quella che vuole essere corteggiata. Mi sono saltati alla mente gli uomini primitivi e ho pensato che per mangiare bisognava pur procacciarsi il cibo no?
Così avevo scritto il mio numero di telefono su un post-it e infilato in borsa, le occasioni capitano sempre quando meno te le aspetti. Anche se avevo già intenzione di aiutare il fato e da lì a pochi giorni sarei capitata in negozio per una nuova piega. In testa solo un pensiero fisso su come non rivelarmi ovvia, piatta, convenzionale. Riflettevo: "Uno come lui, chissà quante ragazze avrà già avuto?". E più giovani di me, aggiungo adesso. Io sono ancora in sovrappeso dall'ultima gravidanza, il seno ha incontrato giorni migliori e la mia tonicità è solo un dolce ricordo.
Uno come lui, ha l'aria di un selvaggio, di uno che scopa ancora sugli scogli bagnati dagli schizzi caldi, del mare in Agosto. Di uno che bacia con la lingua appassionatamente e ti prende il viso tra le mani, di uno che gli basta un paio di jeans e una camicia per essere sexy. Viso pulito, sorriso luminoso, fisico asciutto e scolpito... sto divagando scusate.
Comunque l'idea mi venne, ed anche molto carina... ma questa è un'altra storia.
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